dal 11 al 13 maggio, come proteggere il tuo orto: consigli su cosa fare e cosa evitare durante i santi di ghiaccio

dal 11 al 13 maggio, come proteggere il tuo orto: consigli su cosa fare e cosa evitare durante i santi di ghiaccio

Quando si avvicinano i 11, 12 e 13 maggio, il giardiniere esperto sa che è il momento di rimanere all’erta. La tradizione popolare legge questi giorni come la fine del rischio di gelate primaverili. Ma è veramente così? Con un’osservazione attenta, è possibile comprendere come tutelare il proprio orto da potenziali disastri. Questo articolo vi offre dei consigli pratici su cosa fare e cosa evitare in questi giorni critici.

Cosa sono i santi di ghiaccio?

I santi di ghiaccio, rappresentati da San Mamerto l’11 maggio, San Pancrazio il 12, e San Servazio il 13, non sono solo figure religiose, ma un vero e proprio faro per i giardinieri. La loro presenza viene vista come un momento di attenzione, poiché in questo periodo il rischio di gelate è ancora presente, specialmente nelle aree montane o continentali. Nonostante i cambiamenti climatici, la natura può riservare brutte sorprese e i giovani piante sono quelle che ne risentono di più.

Perché è un periodo critico per l’orto?

Immaginate di aver goduto di settimane di bel tempo, curando le vostre preziose piante di pomodoro e zucchine, pronte per essere messe in terra. Con le temperature che scendono in negativo durante la notte, un intero lavoro può andare in fumo. Le piante più vulnerabili a questi eventi sono quelle considerate gélives, come i pomodori, i peperoni, e le melanzane. La ripercussione di una gelata può essere devastante, lasciando piante con foglie annerite e tiri molli che non avranno chance di recupero.

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Cosa evitare durante i santi di ghiaccio

Evitate di piantare in piena terra gli ortaggi estivi durante i giorni dei santi di ghiaccio. Le temperature notturne instabili possono risultare fatali. Anche se le serre e i garden center espongono i nuove piantine in bella vista, è meglio tenerle al chiuso in attesa di condizioni più favorevoli. Rimuovere precocemente le protezioni invernali può rivelarsi un errore; infatti, i teli, le cloche e le coperture possono fare la differenza in caso di gelate tardive.

Cosa fare durante questa fase

La preparazione è la chiave. Mentre si attende la fine di questo periodo critico, ci si può dedicare alla preparazione del terreno. Rinfrescare il suolo con un buon compost e praticare il piling sono attività fondamentali. Questo è anche un buon momento per repiantare in serra, per acclimatarle senza shock termico. Potete anche bagnare progressivamente le piante al sole durante il giorno, per un processo chiamato “durcissement”. Seguire il meteo locale è fondamentale, poiché anche se i santi di ghiaccio sono tradizionali, le previsioni meteorologiche sono sempre il miglior campanello d’allarme.

Subito dopo il 13 maggio

Dopo il 13 maggio, le temperature possono stabilizzarsi e il rischio di gelate diminuire notevolmente. Questo è spesso il momento ideale per piantare pomodori, zucchine e altri ortaggi delicati. Tuttavia, la cautela è sempre d’obbligo; il clima può riservare sorprese imprevedibili. Alcuni agricoltori preferiscono attendere San Urbano il 25 maggio per maggiore sicurezza, seguitando la proverbiale saggezza popolare: “San Urbano tiene tutto nella sua mano.”

Ricordate, i santi di ghiaccio non sono solo un incubo o un imprevisto; sono un momento di riflessione e preparazione. Sfruttate questo tempo per osservare e migliorare le vostre tecniche di giardinaggio, mentre vi avvicinate alla grande avventura del vostro orto estivo, magnificamente rinvigorito dal tempo e dalla pazienza.

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Ciao! Sono Alberto Rossini, un appassionato di giardinaggio di 31 anni. Amo studiare le diverse specie di piante, fotografare la natura, cucinare con prodotti del mio orto, realizzare progetti fai-da-te per il giardino, viaggiare per scoprire nuovi giardini e condividere le mie conoscenze attraverso workshop e corsi.
Alberto
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